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  • CONFCOMMERCIO: Proposte di programma da sottoporre ai candidati a Sindaco della Città di Avezzano nelle Elezioni Amministrative 2017

    16/05/2017

     

     

        

     

      Gabriella Dell'Olio                                                        Roberto Donatelli

     

    Premesse

     

    Il comparto del territorio risente indubbiamente più di altri delle scelte politiche locali  le cui decisioni urbanistiche e di programmazione commerciale possono cambiare il volto e  l’economia di una città.

    In occasione delle elezioni amministrative 2017 della città di Avezzano, Confcommercio ha invitato i propri iscritti a far conoscere le loro idee, le loro esigenze e le loro osservazioni, in modo da poter predisporre un documento da consegnare nel corso dei vari incontri, ai candidati a Sindaco.

    Tutto ciò al fine di discuterne insieme e comprendere quali sono i loro programmi e le loro iniziative per la città.

    Ne è derivato un elenco di richieste e di proposte che si ritengono strategiche per  l’operato della futura Amministrazione comunale: dall’economia alle infrastrutture, dal turismo alla cultura, alla  finanza locale.

    Le  richieste e  le proposte degli imprenditori e dei dirigenti della Confcommercio,  sono state accorpate per punti e qui di seguito sinteticamente riportate.

     

     

    1) SVILUPPO DEL TERZIARIO

     

    In primo luogo, riteniamo di fondamentale importanza che il Comune favorisca uno sviluppo equilibrato della rete commerciale nelle sue diverse espressioni.

    Questo sviluppo necessita di particolare attenzione in quanto  deve garantire il raggiungimento di un giusto equilibrio tra i negozi di vicinato, distribuiti in tutto il territorio cittadino e la Grande Distribuzione che invece si localizza agli ingressi della città. Oggi la grande Distribuzione ad Avezzano, supera di gran lunga gli standard di insediamenti rispetto alla media nazionale.

    Affermare che si intende riequilibrare il settore è troppo vago. Gli imprenditori sanno bene che non ci sono le condizioni per riequilibrare ciò che si è devastato negli anni; però qualcosa si può e si deve fare. Divieto di apertura di nuovi esercizi di grandi dimensioni  considerati i numeri della popolazione marsicana, i relativi consumi e le già numerose aziende presenti sul territorio.

    Riteniamo che allargare ulteriormente il bacino commerciale ad altre catene distributive (Parchi Commerciali, Outlet etc..), per di più non locali, sia solo una suddivisione di profitti e utenza al ribasso. Si tratta di suddividere quote di mercato che non sono certo in aumento.

     

     

    2) PIANO DEL COMMERCIO

     

    Occorre  dotare la città di un nuovo Piano del Commercio che risponda alle mutate condizioni del tessuto commerciale ed urbano, anche alla luce delle ultime norme di liberalizzazioni e semplificazioni.

    Per molti diviene necessario predisporre di una pianificazione commerciale che garantisca il corretto equilibrio della tipologia di attività già esistenti e di nuovi insediamenti e che tenga conto della necessità di rivalutare e riqualificare anche le aree periferiche della città.

    Inoltre,  viene richiesto all’Amministrazione comunale,  di mettere in campo azioni di contrasto al rischio di desertificazione commerciale,   favorendo l’insediamento di esercizi commerciali di vicinato soprattutto nelle zone periferiche, poiché la sopravvivenza del commercio di vicinato è essenziale per garantire la vitalità e sicurezza  della città.

     

     

    3) CENTRO STORICO

     

    Molte realtà commerciali sono già da tempo in forte sofferenza e richiedono adeguate risposte amministrative. Il Centro Storico si sta riducendo sempre di più nei suoi confini; vie che fino a qualche anno fa pulsavano di vitalità, stanno diventando zone abbandonate o sotto il controllo di gruppi disagiati.

    Confcommercio è orientata favorevolmente sulle ipotesi di nuove destinazioni per gli edifici che ne avevano una scolastica, o per altri immobili che dovranno essere  riutilizzati, proprio con l’intento di favorire la rivitalizzazione del  Centro Storico.

    La valorizzazione del commercio urbano non può concretizzarsi unicamente per  iniziativa del singolo commerciante, ma occorre l’adesione di tutti gli operatori che  collaborino per una visione strategica e di investimento comune.

    L’individuazione dei Distretti Commerciali o Centri Commerciali Naturali,  potrebbero costituire uno strumento essenziale atto a valorizzare il commercio della città e a promuoverlo come elemento di aggregazione in grado di attirare non solo dinamiche economiche, ma anche sociali e culturali di notevole portata.

    Il Centro Urbano è il biglietto da visita della città e come tale andrebbe curato con particolare attenzione.

    Riteniamo importante una “Cabina di Regia”  fra Amministrazione Comunale e le  Associazioni del Commercio del Turismo e dell’Artigianato, strumento utile e necessario a creare momenti di confronto che possano portare alla risoluzione di tante problematiche ed alla creazione di opportunità di sviluppo.

    Deve però essere uno strumento di piena operatività,  chiamato non ad avallare scelte già compiute,  ma  a prendere decisioni condivise.

     

     

    4) AREE PEDONALI E PARCHEGGI

     

    L’esperienza acquisita in questi anni ha dimostrato che imporre “tout court” il  divieto di circolazione dei veicoli, può causare effetti deleteri tra i quali, a volte, l’emarginazione  economica e il degrado  sociale di quelle aree urbane che ci si proponeva invece di valorizzare e restituire a una migliore fruibilità.

    L’isola pedonale calata dall’alto, diventa così un’isola deserta. Nessuno la vive, nessuno la trova attraente e quindi, nessuno acquista.

    Con il risultato non frequente di sottrarre alcune strade al traffico per consegnarle al declino o peggio alla delinquenza.

    La formazione delle isole pedonali dovrà esser preceduta da attenta valutazione che, da un lato identifica i luoghi prioritariamente più adatti ad essere sottratti alla circolazione veicolare e dall’altro, consente di immaginare un sistema di luoghi accoglienti e facilmente  raggiungibili in grado di esercitare un forte “appeal” sulla collettività in genere.

    Secondo Confcommercio va  creata una zona pedonale fra Piazza  Torlonia ed il Parco Arsa, polmone verde situato nel cuore di Avezzano.

    Si creerebbe un’area di  notevole interesse per i cittadini e per le loro famiglie che ne potrebbero godere tutti i benefici.

    Ribadiamo la nostra volontà per un’isola pedonale estiva nel Centro Urbano, dall’orario di chiusura delle attività commerciali.

    Qualsiasi zona pedonale va realizzata individuando parcheggi di corrispondenza e percorsi alternativi adeguati per gli automobilisti.

    La sosta rappresenta uno dei temi cruciali per lo sviluppo di un territorio e del suo tessuto imprenditoriale, per questo Confcommercio evidenzia iniziative che potrebbero incentivare la frequentazione del Centro Città.

    L’introduzione della sosta breve gratuita è infatti una soluzione già adottata con successo da altri Comuni che hanno permesso di facilitare gli acquisti veloci nelle attività commerciali cittadine, portando risultati visibili in breve tempo.

    Pertanto, l’introduzione quotidiana dei primi 15 minuti di sosta di cortesia nei parcheggi e negli spazi “blù” in prossimità del Centro, garantisce una reale accessibilità al centro cittadino da parte di tutti i residenti e visitatori

     

     

    5) VALORIZZAZIONE DEL TURISMO

     

    E’ fortemente sentita la realizzazione di progetti volti al miglioramento dell’accoglienza di turisti e visitatori della città attraverso una segnaletica efficiente, pulizia delle strade,  diffusione di sistemi di informazione adeguati alle nuove tecnologie, realizzazione di iniziative artistiche e culturali che coinvolgono in maniera diretta anche gli operatori commerciali.

    Attuare politiche che valorizzino le potenzialità turistiche del territorio, mettendo a disposizione strategie e risorse per aumentare il numero e la qualità degli eventi promozionali e culturali.

     

     

    6) SICUREZZA

     

    La sicurezza in generale e da furti e rapine in particolare, rappresenta il punto più sensibile per imprese e cittadini.

    L’impresa va considerata come un bene sociale da difendere perché dove si insedia, crea maggiore vivibilità e sicurezza al cittadino.

    Il tema sicurezza deve diventare una priorità per ogni buona Amministrazione.

    Per questo motivo l’attività del Vigile di quartiere richiesta dai nostri colleghi, va inquadrata nell’ambito di un più vasto progetto dell’Amministrazione Comunale in materia appunto di sicurezza e solidarietà.

     

     

    7) CONTRASTO AL PROBLEMA DELL’ABUSIVISMO E CONCORRENZA SCORRETTA

    Gli imprenditori lamentano  la presenza di numerosi questuanti e venditori abusivi che contrastano  il lavoro delle attività commerciali. L’abusivismo commerciale è visto come una vera e propria forma di concorrenza sleale nei confronti di tutti quegli operatori che agiscono nel rispetto della legge.

    Pertanto, la richiesta trasmessa dai commercianti riguarda l’intensificazione dei controlli delle forze dell’ordine per contrastare il fenomeno. Si chiedono maggiori controlli da parte delle forze dell’ordine nei confronti di quegli esercizi che si sono affacciati nel panorama cittadino, spesso gestiti da persone non comunitarie, relativamente all’etichettatura sulla sicurezza dei prodotti (marchio CE e norme seguenti).

    Analogamente si dovrebbe procedere per la verifica ed il rispetto dei requisiti igienico – sanitari per il settore alimentare, verso gli esercizi che vendono merci, articoli, prodotti provenienti da paesi dalle “regole” che non sempre sono in linea con quelle europee in vigore

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    • 17/05/2017 | 12:00

      Carlo SCOCCIA ha scritto:

      Riflessioni legate ad illusori affanni. L'unico modo che può essere tentato dai commercianti cittadini per attrarre clienti è ridurre i prezzi al di sotto di quelli praticati dai centri commerciali. Ridurli con la stessa disinvoltura con cui furono gonfiati all'indomani dell'avvento dell'euro. Non si può "pretendere" solidarietà e particolari misure protezionistiche in un regime di libero mercato che è praticato solo quando fa comodo. Le scelte urbanistiche possono agevolare la mobilità e le dinamiche commerciali ma, alla base, ci sono sempre le convenienze economiche dei consumatori, prima ancora di quelle dei commercianti.

    • 18/05/2017 | 12:00

      antonio ha scritto:

      Sono tutte buone intenzioni, favorevoli per i commercienti e per i cittadini . Fino a quest'oggi, sembra che i vigili siano nascosti e come ti fermi 5 minuti per la spesa rapida, sapendo già cosa portare via, esci e trovi la multa per divieto di sota di ... 5 minuti Far presente tutte queste buone intenzioni a coloro che si presentano alle elezioni , è muna buona idea ... ma ... come i fossi sono pieni del senno di poi, col sistema di governo centrale o periferico , anche le buone intenzioni finiranno nei fossi ... mi auguro di no ... che nell'uomo sia tornata la coscienza quella che si era persa in un groviglio di supposiszioni , di interessi personali, di avidità nel mettere la mano nell'erario , nel pensare esclusivamente a se, alla propria famigliaa e agli amici ..., il nepotismi è roba vecchia , ma rinasce sempre come la gramiglia che non si riesce ad estirpare. Anche il cittadinoi ha le sue colpe , parlo di quelli che fanno i furbi , gli gnorri , i menefreghisti ... qualcuno ha detto che tanti asini si sono mangiata la coscienza a troppi politici e amminiostratori ... speriamo che in questi la coscienza ricresca .. come la gramigna ...