Header

Articoli e news

  • BORGO OTTOMILA (Celano Aq)18 anni son trascorsi ..............

    14/03/2018

    Interroga

     

    Signor Sindaco del Comune di Celano per conoscere:

     

    1) Quali sono i motivi che ad oggi ancora impediscono la stipulazione dell’atto pubblico d’acquisto a titolo gratuito dall’ARSSA di tutti i beni immobili ricadenti nel Comune di Celano, meglio identificati al foglio n. 40 del N.C.E.U. e, di conseguenza la cessione allo stesso titolo ai detentori di fatto, con imposte di registro, ipotecarie e catastali a carico di questi, perciò senza spese per il Comune, oltretutto, ai futuri proprietari potrebbe essere richiesto un contributo di partecipazione agli oneri d’urbanizzazione che, consentirebbe il risanamento completo dell’area soggetta a continui allagamenti, da ultimo quello del mese scorso.

     

    2) Perché gli abitanti di Borgo Ottomila non sono stati mai messi a conoscenza sullo stato della proprietà delle loro abitazioni condotte a titolo di detenzione.  

     

     

    Celano 20-12-2010

    Al Signor Sindaco del Comune di Celano

    Senatore Filippo Piccone

     

    SEGUE L’INTERO DOCUMENTO

     

    Interrogazione con risposta in Consiglio Comunale

     

    Il sottoscritto Cleofe Giuseppe, consigliere comunale della lista “UNITINSIEME PER CELANO”,

     

    Premesso

     

    - Che in data 01-03-2000 la prima Commissione Consiliare permanente della regione Abruzzo nel relazionare sulla semplificazione e sulla razionalizzazione del sistema tributario, in particolare sulle funzioni normative relative ai beni immobili della riforma fondiaria, al fine di adeguare alle realtà locali la normativa fissata dagli articoli 9, 10 e 11 della Legge 386/76, prendeva atto, che tra i beni ancora di proprietà dell’Agenzia Regionale per i servizi di sviluppo agricolo (ARSSA), provenienti dalla riforma fondiaria, risultavano anche i fabbricati, i terreni e le strade ubicati in Comune di Celano, località Borgo Ottomila;

    - che tali unità immobiliari risultavano e lo sono ancora oggi in evidente stato di degrado e posizionati in zona disagiata, così come dichiarato dal Consiglio Comunale di Celano con atto n. 369 del 10 Maggio 1997;

    - che il Consiglio Regionale, con propria risoluzione del 22 Dicembre 1999 prese atto che le ultime avverse condizioni atmosferiche avevano, per l’ennesima volta, invaso d’acqua il predetto Borgo, aggravando, la già precaria situazione degli stabili, il tutto si evinceva dalle perizie tecniche e geologiche effettuate, evidenziando, tra l’altro, continui cedimenti del terreno e cattivo dimensionamento delle fondazioni degli edifici;

    - che secondo la Commissione Regionale tutta la problematica sopra descritta poteva trovare adeguata soluzione attraverso un completo risanamento dell’area e quindi anche delle strutture, a cui poteva provvedere esclusivamente l’Ente Comunale a ciò deputato e che, pertanto, (a modifica dell’articolo 11 della legge 386/76, che prevede le cessioni gratuite di beni provenienti dalla riforma fondiaria destinate o destinabili a fine di pubblico generale interesse) deve procedersi al trasferimento gratuito dell’intera area di Borgo Ottomila, ancora di proprietà dell’ARSSA al Comune di Celano, che l’acquisirà nello stato di fatto e di diritto in cui si trova;

    - che nella data di cui sopra (01-03-2000) la prima e la terza commissione regionale esprimevano all’unanimità parere favorevole alla modifica sopra riportata;

    - che il Consiglio Regionale con la legge n. 91 del 18 Maggio 2000 procedeva all’articolo uno a recepire integralmente quanto relazionato dalla prima commissione permanente, infatti, all’articolo uno della succitata legge è riportato testualmente:<< è autorizzata la cessione gratuita al Comune di Celano dell’intera superficie denominata Borgo Ottomila, ancora di proprietà dell’Agenzia Regionale per i Servizi di Sviluppo Agricolo provenienti dalla riforma fondiaria, ivi compresi i fabbricati, i terreni e le strade, stante la situazione di disagio dell’intera zona, ubicata all’interno dell’ex alveo del Fucino, al fine di un capillare intervento di risanamento da parte dell’Ente preposto>>, ovvero del Comune di Celano;

    - che all’articolo due la legge espressamente recitava:

    1. I beni sono trasferiti con tutti gli annessi e connessi, usi, diritti, azioni e ragioni, servitù attive e passive, adiacenze e pertinenze, nello stato di fatto e di diritto in cui si trovano.

    2. Il Comune è obbligato a far salvi i  diritti acquisiti dai possessori degli immobili trasferiti;

    - che l’articolo 3 comma 2 della succitata legge recitava testualmente: vengono fatti salvi gli indennizzi dovuti agli aventi diritto ex articoli 936 e 1150 del Codice Civile.     

               

    Considerato

     

    - Che l’Agenzia Regionale per i servizi di sviluppo Agricolo (ARSSA) con la deliberazione del consiglio di amministrazione n. 34 del 14-05-2002, con voti unanimi decise quanto segue:

    1) di autorizzare, in attuazione della L.R. n. 91 del 18 Maggio 2000, il definitivo trasferimento al Comune di Celano, dell’intera superficie denominata Borgo Ottomila, ivi compresi i fabbricati, i terreni e le strade, il tutto censito al N.C.E.U. al foglio n. 40 del Comune di Celano secondo l’elenco allegato  che è parte integrande del presente provvedimento, considerando contestualmente che per il trasferimento di tali beni, gravati in parte da abusi edilizi, realizzati dai detentori, è superata la sanzione civile della nullità dell’atto pubblico prevista dall’articolo 15 della legge 10/1977, ai sensi dell’articolo 3, comma 1 della L.R. n. 91 del 18 Maggio 2000;   

    2) di modificare la deliberazione del C.d.A. n. 77/77, con la quale si cedeva, tra l’altro, alla curia vescovile la chiesa e la casa canonica, e la deliberazione del Presidente n. 278/98 con la quale si cedeva al Comune di Celano, unitamente ad altri beni, la scuola elementare. Dagli elenchi allegati a dette delibere saranno estrapolati i beni immobili citati ricadenti nel Borgo Ottomila, perché sono compresi nell’elenco allegato al presente provvedimento ed oggetto di trasferimento ex L.R. 91/2000;

    3) Il legale rappresentante dell’Agenzia è munito di tutti i necessari poteri per l’esecuzione della presente deliberazione con il più ampio e completo mandato per gli adempimenti contrattuali da porre in essere e con espressa facoltà di farsi rappresentare da un funzionario dell’Agenzia appartenente alla carriera direttiva alla firma dell’atto;

    4) E’ Altresì dato mandato al presidente di convenire in giudizio il Comune di Celano, qualora dopo esplicita richiesta dell’ARSSA, lo stesso non provveda alla firma dell’atto pubblico di trasferimento.

    Si omette il punto 5 della delibera, ritenuto non interessante ai fini della presente interrogazione, poiché riguarda la pubblicazione della delibera e la trasmissione alla G.R. settore Agricoltura.   

     

    Tenuto conto

     

    - che da informazioni acquisite risulta  che diversi detentori degli immobili ricadenti in detto Borgo, alla richiesta del pagamento dei canoni di locazione da parte dell’ARSSA,  negli anni 1999-2000, hanno iniziato vari contenziosi giudiziali, le  cui udienze, da notizie apprese, ricadrebbero presso il Tribunale di Avezzano nella prossima primavera,  nelle quali, probabilmente si dichiarerà cessato il contendere poiché le abitazioni non sono più di proprietà dell’ARSSA, ma del Comune di Celano;

    - Che dette cause saranno, come riferito verbalmente dal legale incaricato, riassunte nei confronti del Comune di Celano, con aggravio, se così dovesse essere, di spese legali.

     

    Interroga

     

    Il Signor Sindaco del Comune di Celano per conoscere:

    1) Quali sono i motivi che ad oggi ancora impediscono la stipulazione dell’atto pubblico d’acquisto a titolo gratuito dall’ARSSA di tutti i beni immobili ricadenti nel Comune di Celano, meglio identificati al foglio n. 40 del N.C.E.U. e, di conseguenza la cessione allo stesso titolo ai detentori di fatto, con imposte di registro, ipotecarie e catastali a carico di questi, perciò senza spese per il Comune, oltretutto, ai futuri proprietari potrebbe essere richiesto un contributo di partecipazione agli oneri d’urbanizzazione che, consentirebbe il risanamento completo dell’area soggetta a continui allagamenti, da ultimo quello del mese scorso.

    2) Perché gli abitanti di Borgo Ottomila non sono stati mai messi a conoscenza sullo stato della proprietà delle loro abitazioni condotte a titolo di detenzione.  

     

     

    Il consigliere Comunale

                                                                                                     Giuseppe Cleofe      

       

     

      

  • LASCIA UN COMMENTO