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  • ASL 1 AQ-SU-AZ pagano sempre gli utenti deboli

    10/11/2018

    Signor Sindaco Di Avezzano

    Dott. Gabriele De Angelis

     

    Dott. Tordera Rnaldo

    Direttore Generale ASL1

    direzionegenerale@asl1abruzzo.it

    Dott.ssa Maria Teresa Colizza

    Direttore sanitario

    direzionesanitaria@asl1abruzzo.it

     

    dott.ssa Laura Coppola

    direttore Amministrativo

    direzioneamministrativa@asl1abruzzo.it

     

    Dott.ssa Lora Cipollone

    Responsabile U.O.C. Direzione Medica P.O. Avezzano

    lcipollone@asl1abruzzo.it

     

    protocollogenerale@pec.asl1abruzzo.it

     

     

    Ogetto :ASL 1  AQ-SU-AZ pagano sempre gli utenti deboli

     

    Signor Sindaco

     il 28/8/2018  scrissi a LEI e alla Dott.ssa Lora Cipollone (Responsabile U.O.C. Direzione Medica P.O. Avezzano) per individuare parcheggi riservati ad alcune categorie di utenti, adiacenti alla struttura, quelli occupati, per intenderci, dai dipendenti. OVVIAMENTE senza aver alcun cenno di risposta. Si può rilevare in questo atteggiamento quantomeno una mancanza di stile da parte dell’amministrazione.

    Oggi vi scrivo per sollecitare la vostra attenzione sul disagio che molti utenti vivono nella più totale indifferenza da parte di chi dovrebbe tutelarli.

    Vi voglio raccontare l’avventura d’una povera cristiana (Silone perdoni l’abuso) e siamo nella SAGRA DELL’OVVIO.

    Una donna, che lamenta forti dolori ad un ginocchio, constatando l’inefficacia delle cure fino a quel punto adottate, si rivolge di nuovo al suo medico il quale, constatando la seria difficoltà a deambulare della sua paziente, le prescrive una risonanza URGENTE.

    La donna si reca per due giorni consecutivi presso il CUP di Avezzano nella speranza di poter fare l’esame in zona; dinanzi all’ennesimo diniego, suo malgrado, si trova costretta a scegliere, per l’esame, l’ospedale di L’Aquila.

    50 km. Sembra facile. Basta aggiungere al già esoso costo del ticket (47 euro) quello dell’autobus. Questo se ce ne fossero in orari adeguati. Ma la storia del sistema trasporti  è nota, per cui bisogna aggiungere anche costi di benzina, autostrada e – siccome siamo educati -almeno un caffè per l‘accompagnatore.

    Nel  noscomio aquilano  tutto procede per il meglio, riscontro prenotazione, esame effettuato in orario e con molto garbo da parte degli operatori. Può essere, la nostra utente, soddisfatta? Potrebbe, se non fosse che alla richiesta di ritiro del referto le viene risposto che, OVVIAMENTE,  potrà ritirarlo solo qualche giorno dopo e, OVVIAMENTE, presso lo sportello dello stesso ospedale.

    Sì, ma dove sta l’ovvietà? Non si può ricevere per posta? Certo, ma, ovviamente, ci vuole un mese. Alla signora non sembra poi così tanto ovvio per cui chiede se può riceverlo via mail. Eh no, e mica siamo nell’era in cui tutto viaggia su internet, nel tempo in cui un chirurgo può addirittura operare a distanza?  O meglio sì, ma solo nei paesi civili. Qui, anche solo per ritirare un foglio di carta con CD devi ripetere il tuo viaggio di 50 km, pagare di nuovo autostrada benzina e caffè all’accompagnatore, oppure risparmiare sulla spesa del trasporto usando un autobus e, per una commissione di 5 minuti impiegare più o meno mezza giornata fra andata e ritorno. Sì perché questo è il tempo che occorre. Tempo perso.

    A conti fatti, non sarebbe stato meglio utilizzare una struttura privata? Si spende la stessa cifra  ma si risparmia molto, ma molto tempo. E quando la richiesta di esame è URGENTE il tempo non è denaro, è vita.

    È forse questo l’intento? Spingere l’utente verso la sanità privata?

    Se così, OVVIAMENTE, non è,

    1.         Perché non organizzare un servizio di corriere interno che colleghi presidi ospedalieri dell’ ASL 1 AQ dando modo all’utente di ritirare il referto presso lo sportello più vicino?

     

    2.          Perché, optando per l’invio tramite posta,  bisogna attendere un mese(pagando 7.00 €).

     

    3.      Perché i nostri presidi ospedalieri non possono trasmettere telematicamente il referto di un esame obiettivo direttamente al paziente?

     

    4.      Perché non lo possono trasmettere, saggiamente, al medico che l’ha prescritto, visto che, OVVIAMENTE  tutti i medici dovrebbero interagire  con i sistemi telematici?

     

    In ultimo, domanda ovviamente scontata: perché non si riesce a garantire un esame obiettivo urgente?

    Ridurre i tempi d’attesa significherebbe, OVVIAMENTE, eliminare il problema a monte. Già, ma questo significherebbe OVVIAMENTE, rendere al cittadino un  servizio che paga profumatamente.

    Questa volta mi aspetterei, OVVIAMENTE, un risposta.

    Grazie                                                                                    Augusto Di Bastiano

    10/11/2018

     

    Ricevuta PEC  nota precedente precedente

     

    Il giorno 28/08/2018 alle ore 11:16:35 (+0200) il messaggio
    "parcheggio ospedale San Filippo Neri Avezzano," proveniente da "augustodibastiano@pec.it"
    ed indirizzato a "protocollogenerale@pec.asl1abruzzo.it"
    è stato consegnato nella casella di destinazione.
    Identificativo messaggio:
    opec288.20180828111632.28984.820.1.68@pec.aruba.it

     

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    • 10/11/2018 | 12:00

      Antonino ha scritto:

      Evidentemente tutti quelli in indirizzo gli esami diagnostici li fanno subito e a casa loro. Non conoscono l'avventura di un povero cristiano.