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Ortona dei Marsi, conclusi i lavori della commissione DE.CO." Per la valorizzazione delle produzioni artigianali agroalimentari tradizionali locali"
29/10/2020
logo De.Co.Comune di Ortona dei Marsi
La Denominazione Comunale d’origine (De.Co.) è uno strumento volto a censire e valorizzare quei prodotti agro-alimentari legati alla storia, alle tradizioni e alla cultura del territorio comunale in cui hanno origine, costituendo un motivo di sicuro interesse e un’importante forza attrattiva per il turismo enogastronomico e di qualità in continua crescita.
La commissione istituita ad hoc per la redazione dei Disciplinari relativi alle produzioni più rappresentative del territorio ortonese, ha ampliato il novero dei prodotti meritevoli di fregiarsi del marchio comunale, inserendo accanto ai prodotti vegetali ed al miele anche le carni tipiche degli allevamenti bovini, ovini e suini che usufruiscono dei pascoli pubblici.
L’incarico, giova ricordarlo, è del tutto gratuito e meramente onorifico, non essendo previsto alcun compenso, né rimborso spese.
In questo scenario la funzione della De.Co. che il Comune di Ortona dei Marsi ha adottato rappresenta, forse, l’ultima chance per evitare la morte sociale di un paese che nel secolo scorso è arrivato a contare oltre 3.000 abitanti ed oggi è abitato da non più di 300 anime
Il comune di Ortona dei Marsi, partendo dall’assunto sancito dalla normativa vigente che “Un Ente pubblico può essere titolare di un marchio e permettere l’uso ai licenziatari a condizione che esso non attribuisca valore qualitativo all’origine della materia prima o al luogo della sua trasformazione”, è possibile attribuire il Marchio De.Co. ad un paniere di prodotti agricoli che hanno caratterizzato la società, le tradizioni e la cultura delle popolazioni locali ,ha elaborato linee guida.
Infatti, l’innovativo concetto a supporto di questo sforzo collettivo teso al riconoscimento della specificità di un territorio e delle sue produzioni è rispecchiato appieno dalla seguente dizione che ricalca nella sostanza il termine francese “terroir”:
“Tracciabilità dell’esperienza intesa come narrazione del territorio come luogo d’incanto, d’esperienze passate e presenti fondate su valori propri di quel luogo”.
In estrema sintesi il Comune di Ortona dei Marsi ha istituito le seguenti De.Co.:
a) Melo,
b) Pero,
c) Mandorlo,
d) Frumento tenero “Solina”,
e) Farro,
f) Patata di montagna,
g) Fagiolo,
h) Carne Bovina
i) Carne Ovina
j) Carne Suina
k) Miele, Disciplinare relativo ai seguenti tipi:
- multiflora Millefiori
- monoflora di Tarassaco (Taraxacum officinalis Weber)
- “ “ Susino (Prunus sp. L.)
- “ “ Stregonia (Siderytis syriaca-Stregonia siciliana L.)
- “ “ Santoreggia-Timo (Satureja montana L.)
- Melata di conifere
corredato da una specifica Scheda fitogeografica sulle “Caratteristiche geo-morfologiche, climatico-pedologiche e floristico-vegetazionali del territorio”
l) Disciplinare dei processi produttivi e tecnologico-trasformativi della filiera Rosacee con relative Schede Tecniche delle essenze più rappresentative :
- Sorbo,
- Cotogno,
- Ciliegio dolce,
- Amareno,
- Susino,
- Prugnolo.
m) Linee Guida per l’Agricoltura integrata
n) Norme per la produzione biologica a livello aziendale per Vegetali e prodotti vegetali, Allegato I Reg. CE 2092
o) Prodotti per la concimazione e l’ammendamento All. II parte “A” Reg. CE 2092
p) Prodotti Fitosanatari Allegato II parte “B” Reg. CE 2092
q) Vademecum igienico-sanitario-Linee guida dell’allevatore
Un lavoro di grande valore e per questo va ringraziati i componenti della commissione DE.Co. che fu istituita con Delibera di C.C. del comune di Ortona dei Marsi n. 34 del 26/11/2018, composta dai seguenti signori :
consiglieri di maggioranza:
Eramo Danilo;
De Rosa Andrea;
Gentile Angelo;
consigliere di minoranza:
Silvagni Gianfranco;
membri esterni esperti:
Sterpetti Corrado
Di Leonardo Pasquale.
Fonte : comunicato stampa comune di Ortona dei Marsi
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29/10/2020 | 12:00
Maria Assunta Oddi ha scritto:
Ortona onora con la generosa consapevolezza della ricchezza e genuinità dei suoi prodotti una cultura agro-pastorale centenaria. Un borgo medievale che testimonia una storia fatta da uomini avvezzi al lavoro ed inclini alla gentilezza.
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29/10/2020 | 12:00
antonio insardi ha scritto:
caro Direttore , trovo addosso a te tanti altri interessi che vanno anche oltre il nostro giro , per modo di dire , ma è sempre la Marsica . Questo non si deve mai dimenticare . Avezzano è il capoluogo ( lo sai anche tu , 50 anni fa si cercava in tutti modi di farne una provincia ( LA MARSICA CON CAPOLUOGO DI PROVINCIA AVEZZANO ) . Ma per vari impicci venuti da sù , questo ci fu negato , per invidia e per interessi - Una provincia, ALLORA , non poteva perdere la Marsica con la grandiosa Piana del FUCINO ) . Tu continui ad interessarti dei bisogni dei Marsicani , di salvare gli usi e i costumi di tutti che stanno scomparendo , per andare appresso alle tante novità più materiali che umane , più elettroniche che sentimentali . Si viveva senza PC, senza telefonino, senza televisione - c'era più fratellanza, più sicurezza , più certezze , si entrava in casa di amici senza invito a con la porta sempre aperta , ci divertivamo con niente , meglio di oggi e più soddisfatti .( Tra parentesi , voglio dire a chi gestisce il codice di non giocaeci troppo su ! )